Parole nel silenzio.

Associazione di Volontariato MammaCheMamme

Parole nel silenzio.

Sono senza voce. Non riesco a pensare a quali parole dire, forse perchè non esistono parole che possano contenere tutto questo. O forse si, ma in questo momento qualsiasi sfumatura verbale, sembra soltanto un vano tentativo per non ascoltare il rumore assordante del silenzio.

Da stamattina, tutti i nostri uteri si sono sentiti più vuoti.

Perchè noi madri siamo così, siamo legate attraverso una memoria corporea a tutte le madri del mondo, e riusciamo a percepire il sapore metallico della perdita di un* figli* anche se non ci riguarda personalmente. Vedere quelle foto mi ha fatto vacillare, perchè ho riascoltato l’urlo straziante di tutte le madri orfane dei loro cuori che ho incontrato in questi anni. E ho perso l’equilibrio, mentre le immagini scorrono e figli e figlie di tutte le età abitano un cielo troppo distante. Oggi mi sono chiesta che età ha il dolore di una madre orfana del suo cuore e ho riconfermato a me stessa la certezza che non può esistere un tempo che quantifica, ma solo un vuoto che accomuna tutte.

Che ci accomuna tutte in un linguaggio fatto di silenzi e lacrime di sale.

Oggi, come tutte le madri, ho abbracciato i miei figli di cielo e di terra, li ho stretti a me e accarezzato nel cuore, perchè hanno abitato e nutrito il mio essere madre, e ho pregato in silenzio. E ho sentito la potenza della preghiera di tutte le madri del mondo, una preghiera che chiede rispetto per un dolore che non conosce confini.

Per un amore che non muore mai. Che abita più su, nell’altrove.

Cecilia Gioia


 

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